Nonni riescono a riabbracciare i nipotini dopo 3 anni di calvario giudiziario: «Chi li ripagherà per la serenità perduta?»

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I due fratellini

Oggi i fratellini hanno 11 e quattro anni. Il più piccolo è stato cresciuto da una famiglia affidataria, il maggiore è rimasto in una comunità. «Nel frattempo - afferma Miraglia - i nonni si sono scontrati con l'ostinazione sorda dei servizi sociali. Gli operatori, dopo avere ascoltato la madre dei bambini, stesero una relazione in base alla quale non solo si allontanarono i due figli da lei, ma fu addirittura avviata la procedura per l'adottabilità. Senza minimamente pensare a un percorso di sostegno per i genitori o alla ricerca di altri parenti come soluzione meno traumatica di ricollocamento. Certo, il tribunale ci ha dato ragione. Ma ci sono voluti tre anni. E le ferite saranno difficili da rimarginare». Per Miraglia, l'intera vicenda è un atto d'accusa contro il sistema. «Da estrema ratio – attacca – l'allontanamento è diventato una prassi. I servizi sociali fanno il bello e il cattivo tempo dell'indifferenza dei tribunali per i minorenni. Servirebbero, invece, valutazioni attente e scrupolose. Ma fino a quando i controllori e controllati saranno la stessa cosa nessuna riforma che renda davvero compiuta e tutelare la giustizia minorile sarà possibile», conclude.

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