Noa Argamani, chi è la studentessa israeliana rapita durante il rave in Israele: il video della cattura, le grida d'aiuto e il destino incerto

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Il dolore del papà

«Per tutta la vita, da quando è nata, ho cercato di proteggerla e abbracciarla, sostenerla e amarla. Vorrei poter almeno incoraggiarla in questo momento difficile o dirle qualcosa», è il dolore del papà di Noa Argamani, che ha raccontato di aver cercato disperatamente di mettersi in contatto con sua figlia ma quando lei non ha risposto al telefono è andato a cercarla negli ospedali del sud di Israele. «Quando sono arrivato lì, qualcuno mi ha parlato del video di lei sulla moto, ma speravo non fosse vero. Poi qualcuno mi ha mostrato il video e ho visto Noa», ha aggiunto.

L'appello

«È molto difficile quando vedi qualcuno che ti è così vicino essere trattato in questo modo», ha detto alla Cnn Amir Moadi, un coinquilino di Noa, aggiungendo di conoscere altre cinque o sei persone che erano state al festival che da allora sono scomparse. «Dobbiamo fare tutto e subito per riportarli indietro». Moshe Or, il fratello del fidanzato di Argamani, ha detto a Channel 12 che non gli ci è voluto molto per trovare il video. «Ho visto la sua ragazza Noa nel video, spaventata», ha detto. «Mio fratello, che è alto due metri, si allena quattro volte a settimana, è un ragazzo davvero forte. Lo hanno trattenuto forse quattro o cinque persone e li hanno semplicemente portati verso la Striscia».

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