Nada Cella uccisa in ufficio, caso riaperto dopo quasi 30 anni. La mamma: «Oggi è un giorno triste». La maestra Annalucia Cecere rischia il processo

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Le accuse

Quello di Nada Cella secondo l’accusa fu un delitto d’impeto, ma nato dal desiderio che aveva Cecere di sistemarsi sia lavorativamente, sia sentimentalmente, visto che puntava a fidanzarsi e sposarsi con Soracco. All’epoca gli investigatori svolsero male le indagini, concentrandosi esclusivamente su Soracco e ignorando diversi indizi importanti che avrebbero potuto portare a Cecere (che fu indagata solo per pochi giorni). Il caso era stato riaperto nel maggio del 2021 grazie ai nuovi elementi forniti dalla criminologa Antonella Pesce Delfino. Da lì sono partite le nuove indagini della squadra mobile, dopo che la pm Gabriella Dotto aveva riaperto il fascicolo ‘contro ignoti’. Annalucia Cecere, 54 anni, è accusata di omicidio volontario aggravato da crudeltà e futili motivi, mentre il commercialista Marco Soracco, e la madre Marisa Bacchioni sono indagati per favoreggiamento e false dichiarazioni al pm.

Cecere secondo l’accusa avrebbe ucciso Nada Cella “per motivi di rancore e gelosia verso la vittima per via della posizione da lei occupata all’interno dello studio di Soracco e la sua vicinanza a costui”. Anche Marco Soracco, all’epoca principale sospettato del delitto, avrebbe gravi responsabilità nell’aver coperto di delitto, così come la madre di quest’ultimo Marisa Bacchioni: secondo gli investigatori della squadra mobile fare il nome di Cecere e ammettere che lui conosceva quella ragazza-madre che gli faceva avances avrebbe potuto avere ripercussioni negative sulla reputazione della famiglia.

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