Milei, lo scettro del neo presidente argentino con i cinque cani clonati: «Sono i miei consiglieri più fidati»

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Milei, lo scettro con i suoi cani clonati durante l'inaugurazione del mandato come presidente argentino: «Sono i miei migliori consiglieri»

Javier Milei (l'anarco-capitalista ultra liberale che ha parlato di vendita di bambini e di organi, di dare fuoco alla Banca Centrale, e che orgogliosamente nega i cambiamenti climatici e minimizza il numero dei desaparecidos duante la dittatura militare) ha giurato il 10 dicembre come nuovo presidente argentino davanti al congresso, e non poteva non farlo in maniera del tutto originale. In questa storia c'entrano cani, cani clonati e cani consiglieri.

Oltre alle sue dichiarazioni («Per l'Argentina non c'è alternativa all'aggiustamento e non c'è alternativa allo shock. Attraverseremo un periodo di stagflazione ma sarà l'ultimo sorso amaro che dovrà deglutire l'Argentina») e la rottura delle tradizioni (ha deciso di parlare alla gente di fronte al palazzo, e non dentro) ha voluto sottolineare ulteriormente il suo teatrale modo di fare politica. Nonostante gli analisti abbiano descritto dei cambi di marcia rispetto ad alcune sue idee più estreme, ha voluto evidenziare che lui è, e sarà sempre, la stessa bizzarra e stravagante persona a cui gli argentini hanno voluto concedere la loro fiducia votandolo.

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