Mihajlovic, il figlio Miro un anno dopo la morte: «Da malato era un leone in gabbia, non voleva smettere di allenare»

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Un anno senza papà Mihajlovic

L'anno senza Sinisa è stato un cammino difficile per Miroslav Mihajlovic, il cui destino è intrecciato con la passione per il calcio tramandata dal padre. In un'intervista toccante apparsa sul Resto del Carlino, Miroslav rivela come il pallone e il suo ruolo da allenatore siano diventati un rifugio, uno spazio per staccare e, allo stesso tempo, rimanere legato al ricordo di suo papà.

La scelta di diventare allenatore è stata influenzata dallo spirito di Sinisa, che ha sempre incoraggiato il figlio a perseguire le proprie passioni. Sa bene di portare un cognome illustre nel mondo del calcio, come sa che dovrà affrontare tutti quelli che lo etichetteranno come il "figlio di". Ma Sinisa, racconta il ragazzo, gli ha lasciato in eredità il coraggio e i valori della lealtà e della sincerità «valori che nel calcio si stanno perdendo». Poi un insegnamento, «fai quello che ti piace e fallo al cento per cento, anche oltre l’impossibile».

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