Le Iene, l'ex arbitro Abbattista: «Mi sono dimesso perché sentivo lo schifo». Il documento "fake" e il caso Juve-Inter

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Le parole del vicepresidente Zaroli

Eppure, il valutatore Morganti fu sanzionato, mentre la posizione dei componenti del Comitato Nazionale fu archiviata. Filippo Roma ha chiesto spiegazioni al vicepresidente dell’Associazione arbitri Alberto Zaroli, (facente parte del comitato nazionale che salvò Abbattista e mandò a casa gli arbitri Baroni e Minelli, ndr.), ponendogli questa domanda: “È vero che lei e i suoi colleghi del Comitato nazionale avete prodotto un verbale che attesta il falso?”, “Non è assolutamente vero - ha risposto Zaroli - la procura archivia questo procedimento perché il fatto non sussiste.”.

Abbattista commenta con l’inviato la risposta del suo vicepresidente: “Nel momento in cui delle persone sono sedute a un tavolo vedono, sono testimoni di un atto che poi si è verificato essere falso e non denunciano di fatto sono complici. Nel momento in cui io ho un'evidenza certa che quell'atto ha portato a condannare degli innocenti e a lasciare impuniti dei colpevoli, perlomeno per dignità personale l'atto delle dimissioni credo che sia dovuto. Ero stanco di essere circondato da uno schifo. Era uno schifo sia dal punto di vista dei valori che dell'atmosfera che respiravo e ho detto basta. La sensazione è che la Procura non andasse alla ricerca della verità, andasse alla ricerca della versione più comoda possibile.

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