Francesca Albanese, Israele nega l'ingresso alla funzionaria italiana Onu: cosa è successo

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La replica

Intervistata dall’Adnkronos, Albanese ha replicato spiegando che «sono due anni che Israele mi nega di fare il mio lavoro come chiesto dall’Onu non facilitando il mio ingresso nel Territori palestinesi occupati. E sono 17 anni che lo fa nei confronti di tutti i relatori speciali che hanno ricoperto questo mandato». La relatrice speciale entra poi nel merito delle contestazioni fatte dal governo di Tel Aviv: «Le affermazioni tra virgolette oltraggiose consistono nel fatto che ho risposto a quello che il presidente francese definiva essere stato il più grande attentato antisemita dalla Seconda Guerra Mondiale. Ho condannato fin dal primo momento i crimini di Hamas nei confronti dei civili israeliani, ma contesto fermamente che l’origine principale dei crimini commessi contro civili israeliani sia l’antisemitismo. L’attacco di Hamas, con i crimini oltraggiosi che l’hanno accompagnato, è stato commesso contro Israele come Stato occupante e d’apartheid, quindi una minaccia contestuale e non esistenziale. Si noti bene, questa non è assolutamente una giustificazione, ma una mera contestualizzazione».

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