«Grasso è bello», appoggiavano la body positivity: morti prima dei 45 anni per malori. Il caso che divide gli esperti

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La lotta degli esperti al motto "grasso è bello"

La rivista statunitense Cosmopolitan è stata criticata per aver messo in copertina donne con taglie forti in pose yoga con il titolo "Questo è salute". Come parte di una campagna per sfidare gli stereotipi di bellezza, ha presentato anche la modella statunitense plus-size Tess Holliday, che con un'altezza di 160 cm e 136 kg ha un BMI di 53, più del doppio della norma sana, una decisione condannata come «pericolosa e fuorviante».

Intanto, gli attivisti della body positivity respingono decenni di scienza che dimostrano i pericoli dell'eccesso di grasso corporeo, incoraggiando chi li segue a ignorare i medici che raccomandano di perdere peso, riporta il Daily.

HAES UK, ha descritto la chirurgia per la perdita di peso come «mutilazione di parti del corpo», «non compatibile con l'amare il tuo corpo così com'è». E coloro che li criticano vengono etichettati come anti-progressisti.

Gli esperti hanno definito questo movimento una setta, sostenendo che questo approccio stia mettendo a rischio i giovani vulnerabili, non evidenziando la verità scientifica: l'obesità aumenta drasticamente il rischio di una vasta gamma di malattie croniche abbassando le aspettative di vita.

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