«Lo spirito di Aloha prevarrà»
Intanto restano le difficoltà di comunicazione: «Non siamo riusciti a metterci in contatto con la struttura turistica in Maui» dove la coppia di turisti italiani sarebbe dovuta arrivare nei prossimi giorni, a conferma che proprio la mancata comunicazione in queste ore possa celare gli effetti di un disastro ancora più grave di quanto viene fino ad ora percepito, soprattutto a distanza. Sul posto l'aggiornamento delle notizie è costante attraverso la Cnn e i canali all News, i media avvertono inoltre che il bilancio di 55 vittime secondo l'aggiornamente attuale «potrebbe aggravarsi notevolmente, perchè la cifra conta solo le vittime fuori dagli edifici», ricorda Gallozzi.
E se le fiamme si sono limitate all'isola di Maui, la devastazione alle Hawaii riguarda tutti, secondo Gallozzi che spiega: «Qui si parla del più grave disastro che si sia mai abbattuto sulle Hawaii e i residenti lo vivono con grande apprensione, per le vittime, per le persone, ma anche per la fauna così ricca in questo posto». Il dolore è evidente e palpabile «all'inizio del nostro viaggio abbiamo preso parte ad una visita di Pearl Harbor mentre cominciavano ad arrivare le notizie da Maui, la nostra guida piangeva, guardava le notizie e piangeva». La mobilitazione è quindi totale: «Ce la faranno a superare e a riprendersi», si dice certo Gallozzi che è alla sua seconda visita sull'arcipelago dei sogni. «Sarà il loro spirito di comunità a permetterlo E la loro accoglienza rimane immutata, è il cosiddetto 'spirito di Alohà a garantirlo».