Giulia Rigon uccisa a calci e pugni nel camper, il fidanzato Cappellari evita l'ergastolo: condannato a 21 anni di carcere

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Giulia Rigon e Henrique Cappellari

Ventuno anni di carcere e 600mila euro di risarcimento danni, ma non l'ergastolo come richiesto dalle due pubblico ministero dell'accusa. Anche nel giorno delle mimose, delle rivendicazioni dell'8 marzo, l'ennesimo uomo viene condannato per l'assassinio brutale della sua compagna. È questa la sentenza emessa nel pomeriggio dalla Corte d'assise di Vicenza, presieduta dal giudice Lorenzo Miazzi, nei confronti di Henrique Cappellari, 30enne di origini brasiliane, accusato dell'omicidio della fidanzata Giulia Rigon, avvenuto il 19 dicembre del 2021 all'interno di un camper usato come abitazione e parcheggiato a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Il Tribunale collegiale ha inoltre stabilito che l'uomo sia posto in libertà vigilata dopo l'espiazione della pena

Giulia morta per lo sfondamento del torace

Secondo le perizie della procura la Giulia Rigon, nata ad Asiago e con un passato di problemi psicologici, sarebbe stata colpita con calci, pugni e ginocchiate e sarebbe morta a causa dello sfondamento del torace che avrebbe portato ad una conseguente insufficienza respiratoria e all'arresto cardiocircolatorio.

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