Giulia Cecchettin, Turetta era sporco di sangue: «Ha confessato in inglese». Funerali a Saonara, ma non c'è la data

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Il post della sorella Elena

Ieri la sorella Elena ha postato su Instagram una vecchia foto che ritrae Giulia piccolina, seduta sulle gambe di mamma, e la il messaggio "Abbracciatevi anche per me".

Come in molti altri episodi di violenza, ci si chiede se abbia senso parlare già di perdono da parte delle vittime e dei loro congiunti. Don Francesco Moretti, parroco di Saonara, ha sottolineato che "il perdono è un percorso, un cammino che uno fa, non viene spontaneo. Conservare l'odio e il rancore, questo però no. Il perdono non c'è ancora - ha aggiunto -, è un passaggio interiore e dobbiamo dare tempo alle persone per trovarlo. E' già tanto in questi momenti non nutrire il nostro spirito di odio. Poi verrà, quando sarà il tempo. Vale per tutti, vale per un prete, per chi crede. Si sa benissimo che il perdonare è di Dio, aspettare la sua mano prima di arrivarci". Quanto alla famiglia di Filippo Turetta, don Moretti ha detto di "non conoscerli, ma è una famiglia a cui auguro tanto bene, soprattutto di trovare aiuti e appoggi necessari per questo percorso impegnativo".

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