Filippo Turetta: «Giulia era solo mia, non poteva essere di altri». La strategia della difesa: omicido preterintenzionale

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Filippo Turetta, il movente dell'ossessione: «Giulia era solo mia, non poteva essere di nessuno». L'assalto in 10 minuti

Durante un interrogatorio durato 9 ore, Filippo Turetta ha confessato di aver ucciso Giulia Cecchettin davanti ai magistrati, rivelando un movente ossessivo dietro questo atto efferato. «La mia Giulia era solo mia, e non poteva essere di nessuno», ha dichiarato Turetta, incapace di accettare la fine della loro relazione. La 22enne, che ha provato a scappare dal suo assassino, è stata colpita mortalmente da una coltellata sotto l'orecchio sinistro, in un attacco brutale che ha lasciato pochi attimi per qualsiasi forma di difesa.

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