Fabrizio Moro: «Alcol e droga, mio figlio mi ha salvato. Quante liti con Ermal Meta: abbiamo un caratteraccio ma siamo fratelli»

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Il momento difficile

Fabrizio Moro non si vergogna a parlare dei suoi momenti fragili nella vita, in cui ha attraversato fasi molto delicate come la depressione e le dipedenze da alcol e droga: «Non ne vado fiero, ma non mi vergogno a parlarne, l’importante nella vita non è tanto cadere quanto rialzarsi. Ho avuto periodi di fragilità e continuo ad averne, è giusto che ci siano, ne sono uscito quando è nato il mio primo figlio: la paternità ha innescato il mio senso di rivalsa, in quel momento credo di essere diventato più coraggioso».

Un artista sui generis che non ha mai sopportato l'idea del successo e ne rimane molto distaccato. La fama arrivata dopo la vittoria a Sanremo con Ermal Meta è stata caos, «il successo è caos e il caos mi mette a disagio». Fabrizio è pronto a sbarcare al cinema nelle vesti di regista per il suo secondo film, «Martedì e Venerdì», ma ha rivelato che con il protagonista del suo film ha avuto molte discussioni, certo, mai come quelle con Ermal Meta.

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