Covid, quali sono i sintomi della variante Eris? Cosa fare se si è positivi? Le mascherine sono obbligatorie? Domande e risposte

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Quali sono i sintomi di Eris?

La variante Eris (EG.5) in questo momento è prevalente in Italia. È una "parente" della variante Omicron (XBB.1.9.2). L'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha classificata come "variante di interesse", vuol dire che presenta mutazioni genetiche che le conferiscono un vantaggio a eludere gli anticorpi sviluppati dal sistema immunitario, e la sua prevalenza è in aumento.

La buona notizia è che la variante Eris, come confermato ieri anche dal centro Ecdc, non sembra avere nuove e più aggressive capacità per quanto riguarda la contagiosità, i sintomi o la probabilità di causare malattie gravi. I test diagnostici e i trattamenti come il Paxlovid continuano a essere efficaci contro questo virus, ha dichiarato il dottor Pekosz.

La variante Eris tende a infettare le vie respiratorie superiori, come le altre sottovarianti di Omicron, causando sintomi simili a un raffreddore, come naso che cola e mal di gola. L'Istituto di ricerca Mario Negri fa notare che «è poco probabile che si verifichi un significativo aumento delle ospedalizzazioni per Covid-19 rispetto agli inverni precedenti, poiché EG.5 è una variante lievemente patogenetica e i trattamenti antivirali come il Paxlovid dovrebbero funzionare».

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