Direttore McDonald's violenta una lavoratrice 14enne nei bagni del fast food, l'azienda paga un risarcimento di oltre 4 milioni

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Le dinamiche

Era il 2021 quando Walter A. Garner, 44 anni all'epoca dei fatti, abusò sessualmente di una ragazzina di 14 anni che iniziò a lavorare per la filiale di McDonald's dove lui era il manager. Prima i palpeggiamenti, poi i complimenti inopportuni e infine lo stupro nel bagno del locale, durante il turno di lavoro. La giovane denunciò l'aggressione alla polizia e l'azienda licenziò immediatamente il direttore del ristorante, dopo che lo scandalo raggiunse i media locali e nazionali.

La polizia scoprì che il direttore aveva dei precedenti per aver commesso dei crimini sessuali: nel 2010 abusò di una bambina di 10 anni, così come riporta Abc News.

Walter Garner, dopo i fatti commessi nel ristorante McDonald's, fu arrestato e al momento è in carcere, dove sta scontando una pena per l'aggressione sessuale ai danni della ragazzina di 14 anni. La Rice Enterprises, filiale locale dell'azienda McDonald's, ha accettato l'accordo proposto dai legali della vittima. L'adolescente otterrà un risarcimento pari a 4,4 milioni di dollari.

La reazione

Lo scandalo che riguardava il noto marchio di fast food americano provocò uno sciopero dei lavoratori in 12 città statunitensi alla fine del 2021. Tramite l'agitazione sindacale i dipendenti volevano accendere i riflettori sui continui casi di abusi sessuali, molestie e aggressioni avvenuti nei local affiliati.

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