Chiara Ferragni, anche il manager Fabio Damato indagato per truffa. Il pandoro gate affidato ai pm di Milano: «Contratti con Balocco siglati lì»

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Il presunto «medesimo disegno criminoso»

Gli inquirenti e gli investigatori meneghini avevano ritenuto nel loro atto i tre episodi legati dal «vincolo della continuazione», nell'ambito di un presunto «medesimo disegno criminoso». Il pg della Cassazione ha risolto la questione di competenza sul caso del pandoro, mentre sugli altri due non sono stati sollevati conflitti e, dunque, su questi gli inquirenti milanesi continuano ad indagare. L'ipotesi di truffa, in generale, in questi casi riguarda la vendita di prodotti sponsorizzati, in particolare sui canali social, da Ferragni traendo in inganno, secondo l'accusa, i consumatori convinti che i ricavi sarebbero andati in beneficenza.

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