Chiara Ferragni e gli altri influencer, arriva il decalogo dell'Agcom: a chi si applica e quanto paga chi viola le regole

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Chiara Ferragni e gli altri influencer, arriva il decalogo dell'Agcom: a chi si applica e quanto paga chi viola le regole

No alla violenza, all'odio, alla discriminazione, sì alla corretta rappresentazione dell'immagine della donna; no alla vittimizzazione secondaria, con elementi in grado di corresponsabilizzare la vittima di odio, lesione della dignità umana; no all'apologia o all'istigazione ai reati; rispetto per i minori e divieto di pubblicare contenuti che possano danneggiarne lo sviluppo fisico, psichico, morale.

Sono solo alcuni dei paletti fissati dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dopo lo scandalo che ha travolto Chiara Ferragni nelle Linee guida sugli influencer - approvate il 10 gennaio all'unanimità dal Consiglio e pubblicate online - destinate a obbligarli al rispetto del Testo unico sui servizi di media audiovisivi, in particolare delle norme su trasparenza e correttezza dell'informazione, tutela dei minori e diritti della persona, trasparenza in materia di comunicazioni commerciali e product placement.

Gli influencer - spiega l'Agcom - svolgono «un'attività economica», hanno la «responsabilità editoriale sui contenuti, la quale include il controllo effettivo sulla creazione, sulla selezione o sulla organizzazione dei contenuti stessi», forniscono un servizio che «ha un impatto rilevante su una porzione significativa di pubblico» e «un legame stabile ed effettivo con l'economia italiana».

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