Carlo Conti: «Sono stato pugnalato alle spalle, ma il tempo è galantuomo. Io via dalla Rai come Fazio? Per ora no»

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Carlo Conti: «Sono stato pugnalato alle spalle, ma il tempo è galantuomo. Io via dalla Rai come Fazio? Per ora no»

A pallone non lo sceglievano mai. E se lo facevano era sempre l'ultimo. E poi «non mi passavano mai la palla, mi annoiavo e allora a un certo punto mi mettevo a bordocampo e mi divertivo a fare la radiocronaca, facevo finta di essere il Nando Martellini della situazione, all’epoca era lui il commentatore della Nazionale». La fortuna di Carlo Conti è stata quella. Quella di non saper giocare a pallone. Nella vita, racconta al Corriere della Sera, «nessuno di loro è diventato calciatore, mentre io in qualche modo ho avuto la mia rivincita». La prende sul ridere il conduttore dei conduttori che ha scelto la Rai come seconda Casa.

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