Il dramma di Armita
I medici avevano informato la famiglia di Armita che le sue condizioni erano disperate, e nelle scorse settimane si era diffusa la notizia che il regime dell'ayotallah Ali Khamenei stesse spingendo per tenere in vita la ragazza. La ragione è da ricercare nella paura che il fiume umano di persone potesse tornare a manifestare come già successo durante le proteste di piazza scoppiate dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne curda arrestata dalla polizia morale del Paese perché indossava male l'hijab e morta a causa delle percosse subite nel centro di reclusione.