Amadeus: «Sanremo non ha mai promosso odio, ma inclusione e libertà. La guerra va fermata, sempre e in ogni parte del mondo»

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Amadeus, «Il Festival non ha mai promosso odio, ma inclusione e libertà. La guerra? Va fermata, sempre e in ogni parte del mondo»

Nonostante il Festival di Sanremo sia terminato da pochi giorni, fanno ancora discutere le frasi pronunciate sul palco dell'Ariston da alcuni artisti in gara. La 74esima edizione della kermesse si è conclusa con la vittoria di Angelina Mango e con uno «stop al genocidio» che ha costretto l'amministratore delegato Rai, Roberto Sergio, a intervenire sulla questione. Come? Tramite un comunicato letto in diretta da Mara Venier durante il programma da lei condotto, "Domenica In". Dopo le accuse di censura a lei rivolte per aver fermato un dibatito sulla questione migranti - iniziata da Dargen D'Amico - e per aver letto quel comunicato a seguito del rimprovero dell'Ambasciatore israeliano, il pubblico ha sentenziato: in Italia gli artisti non hanno libertà di espressione. Ma Amadeus storce il naso e non condivide. Per lui il Festival è la massima dichiarazione di espressione: libertà e inclusività sono i valori fondamentali della gara.

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