Alessio Cini bruciato vivo dal cognato per l'eredità: «L'hanno ucciso». Dalla casa all'asta ai problemi economici: tutti i misteri

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Il vicino di casa

Era stato un vicino di casa, attorno alle 6.30 dell'8 gennaio, a dare l'allarme al 112: aveva visto del fumo e del fuoco e aveva pensato a un incendio. Poco dopo, invece, i vigili del fuoco avevano trovato il corpo di Cini semi carbonizzato. Accanto a lui era accorsa la figlia, che viveva con il padre, dopo la separazione dei genitori. Alessio Cini, che lavorava come tecnico alla Microtex di Prato, è stato descritto da numerosi testimoni nei giorni dopo l'omicidio come molto legato alla famiglia: insieme al fratello ha assistito la madre malata fino alla scorsa estate, quando è morta. Sempre secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Cini da qualche mese era molto preoccupato per la situazione economica: il suo appartamento ad Agliana era stato pignorato e messo all'asta. Per questo di recente si sarebbe rivolto ad alcuni amici per trovare un appartamento a Prato.

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