La nave Sea Watch 3 pendola dall'alba di oggi fuori dalle acque territoriali. L'imbarcazione della ong per il momento è ferma, zigzagando in mare, in attesa di capire dove sbarcare i naufraghi a bordo. Ieri l'ong ha confermato di non volere fare sbarcare i migranti a Tripoli, in Libia.
Quelli della Sea Watch «stanno ciondolando mettendo a rischio vite». Lo ha detto Matteo Salvini a Radio Cusano campus a proposito dell'approdo della nave della Ong che ha recuperato i 53 migranti nel Mediterraneo. «Vogliono, per motivi politici, creare uno sconto e arrivare in Italia, si sono avvicinati a Lampedusa, ma non pensino di passala liscia -ha spiegato il vice premier-, non ci facciamo dettare le regole da una Ong tedesca che usa una nave olandese evidentemente fuori legge».
Salvini ha sottolineato ancora: «È la terza volta che la stessa nave ha lo stesso comportamento, è chiaro che è una forzatura politica sulla pelle di disgraziati, ma io sono stanco di complici di scafisti e trafficanti di essere umani».
«In queste ore il Governo italiano sta esprimendo il peggio di sé, il totale disprezzo per la vita di chi fugge dell'inferno Libico. Riportare i migranti in Libia è inumano e illegale. Lo dicono le Nazioni Unite, lo dice l'Unione Europea, lo dicono 5 sentenze di tribunali italiani, lo ha ammesso anche il Viminale solo qualche giorno fa». Lo dice Mediterranea parlando degli sviluppi sulla nave Sea watch. «Una cinica manovra a tenaglia che si scontrerà, ancora una volta, sullo scoglio del diritto», dice l'ong. Leggi l'articolo completo su
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