Code ai seggi, big al voto. Lunghe code stamani ai seggi fin dalle prime ore del mattino. Veltroni il primo. Il primo a votare alle primarie, tra i volti noti del Pd, è stato Walter Veltroni. L'ex segretario si è recato al gazebo di piazza Fiume, a Roma, alle 8 in punto, per esprime la sua preferenza. In mattinata a Roma il voto di Paolo Gentiloni, poi quelli di Luca Zingaretti e Roberto Giachetti. Maurizio Martina vota invece nella sua città, a Bergamo. Carlo Calenda vota e fa lo scrutatore in mattinata nel Gazebo di Piazza del Popolo, sempre a Roma, mentre Matteo Renzi dovrebbe votare in giornata alla Leopoldina, a Firenze. Il leader storico dell'Ulivo Romano Prodi a Bologna.
Zingaretti vota. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria del Pd, ha votato per le Primarie al gazebo di Piazza Mazzini, a Roma. Complice la giornata di sole, Zingaretti si è tolto giacca e maglione, rivelando una maglietta con la scritta: 'If something is worth fighting for, you stand and you fight. So, Ìm standing' ('Se c'è qualcosa per cui vale la pena combattere, ti alzi e combatti. Quindi, sono in piedì). Il governatore si è messo in coda con gli altri elettori: «Abbiamo chiesto fiducia e passione - ha detto arrivando - mi sembra che ci sia una risposta straordinaria in tutta Italia. È un bellissimo segnale. Con la fiducia e la passione si può ricostruire una bellissima rivoluzione democratica al servizio dell'Italia, che ha dato segnali inequivocabili, ha portato al governo un esecutivo su cui c'erano grandi aspettative. È il tempo di ricostruire e di cambiare, quello che occorreva è questa immensa passione per gli italiani. Comunque vada è un grazie immenso, era quello di cui c'era bisogno».
Sede veneta imbrattata con svastiche. La sede del circolo PD di Campalto (Venezia), che è anche sede di seggio per le primarie, è stata imbrattata la notte scorsa con svastiche e frasi inneggianti a Mussolini. I responsabili del circolo dopo essersi accorti stamane dell'accaduto hanno presentato denuncia alle forze dell'ordine. «La risposta più forte e immediata - è il commento dei democratici - sta nella partecipazione di quanti più cittadini possibile al voto».
Calenda invia ciambelle. Due ciambelle fritte con tanto di dedica a penna sulla busta di carta («daje Paolo, un po' di zuccheri»): è il dono inviato dall'ex ministro Carlo Calenda a Paolo Gentiloni, in occasione della giornata delle Primarie del Pd. Calenda, impegnato come scrutatore a piazza del Popolo, a Roma, ha affidato il pacchetto a uno dei fotografi oggi impegnati nella copertura delle operazioni di voto, che lo ha portato a via Goito, nei pressi della Stazione Termini, dove l'ex premier ha votato. «Gli fa bene, ci tengo... io scherzavo, gli faccio portare i cornetti perché gli voglio bene» ha detto Calenda ai fotografi. «Grande... - ha reagito ridendo Gentiloni ricevendo il dono - grazie... ah, ma sta là Carlo? Fa lo scrutatore? Scruta... stupendo. Non le apro perché i politici che 'magnanò non vanno bene...». Gentiloni ha affidato i dolci alla moglie che lo accompagnava, «che è più in forma» ha aggiunto con un sorriso.
Renzi: chi vincerà avrà il mio appoggio. «Chiunque vinca le primarie avrà il sostegno degli altri, e credo che tutti insieme da domani si debba lavorare contro questo governo di incompetenti che sta mettendo in ginocchio l'Italia. Abbiamo sempre detto tutto quello che dovevamo dire a viso aperto, qualcuno ci ha fatto la guerra all'interno del partito e siamo stati vittime del fuoco amico ma abbiamo sempre detto che non avremmo fatto agli altri quello che abbiamo subito noi». Lo ha detto il senatore Matteo Renzi, a margine della sua votazione alle primarie, questa mattina, in un seggio allestito in piazza Tasso a Firenze. Leggi l'articolo completo su
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