Ponte Morandi, per il M5S di Genova il rischio di crolli era una «favoletta»
«Proprio quello stesso viadotto era una grande opera pubblica. Era malata alla nascita, e proprio mentre siamo sgomenti a contemplare il suo disastro, esito triste e muto di una gestione dissennata, gli sciacalli colpiscono esattamente lì» - si legge in un post sul blog - «La motivazione a rivalutare tutti questi mostri potenziali è ancora più forte oggi. Revisionare queste mangiatoie, rivalutare anche quei gioielli che verranno costruiti con i soldi della gente e che alla gente devono restare».
Continuando a leggere il post, il dito di Beppe Grillo resta puntato contro chi costruisce le grandi opere: «Noi rivedremo tutti questi “progetti”. Che da anni e decenni stanno lì, come se fossero scritti con l’inchiostro simpatico. Destinati, dopo l’opportuna spartitoria stagionatura politica, ad essere costruiti male e di fretta. Oppure con infinita lentezza come la Salerno-Reggio Calabria». Il fondatore del M5S, d'altronde, precisa: «Contemplando questo orrore sono ancora più convinto che le grandi opere pubbliche dalla carta al mondo reale devono essere riviste: tutte. La concessione a operatori così dissennati della nostra viabilità va revocata e restituita allo stato!». Leggi l'articolo completo su
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