Manovra, accordo sul deficit: 2,1% nel 2020, 1,8% nel 2021

C'è l'accordo sulla manovra: il rapporto defici/Pil sarà fissato al 2,4% nel 2019, poi scenderà al 2,1% nel 2020 e all'1,8% nel 2021. Lo ha confermato il premier Giuseppe Conte al termine del vertice a Palazzo Chigi al quale hanno partecipato i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, il ministro degli Esteri Enzo Moavero e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Alla riunione si attende che venga formalizzato il placet del governo sulla nota di aggiornamento al Def.  


LEGGI ANCHE Manovra, Moscovici: «Italia ha scelto governo xenofobo, faremo rispettare regole»

«Stiamo rispettando l'impegno preannunciato: è una manovra seria, responsabile e coraggiosa. Il nostro Paese ha bisogno di una forte crescita», spiega Conte. 
 


Di Maio in diretta Fb
«Abbiamo definitivamente inviato il Def alle Camere e a Bruxelles
», ha annunciato in diretta facebook Di Maio.  «Il reddito di cittadinanza partirà entro i primi tre mesi del 2019». «Abbiamo mantenuto le promesse, c'è tutta la storia del M5s e stasera porto i parlamentari a festeggiare perché c'è da festeggiare», ha aggiunto. Nella manovra ci sono anche «dei tagli», ad esempio alle «banche che hanno avuto fin troppe agevolazioni e adesso inizieranno ad averne un po' di meno».

Leggi l'articolo completo su
Leggo.it