Elisa Anzaldo, giornalista e conduttrice del Tg1, nella bufera per una battuta su Giorgia Meloni. Durante la rassegna stampa di questa mattina, mentre in studio c'era ospite il giornalista Alessandro Barbano, si è affrontato il passato 'calcistico' della leader di Fratelli d'Italia.
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La battuta di Elisa Anzaldo su Giorgia Meloni
Si parlava, in particolare, di alcune attività sul web (nei forum e nelle chat) dell'allora ventenne Giorgia Meloni. Allora la leader di Fdi sosteneva di essere una grande tifosa laziale, mentre negli ultimi anni si è sempre definita romanista. Alessandro Barbano l'aveva 'assolta', spiegando: «Fino al 1989 ero milanista, poi ho conosciuto Maradona e mi sono innamorato del Napoli. Se peccato è, in questo caso non è certo il peggior peccato di Giorgia Meloni». A quel punto, Elisa Anzaldo ha scherzato così: «Ce ne sono tanti altri».
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Una battuta 'sparata' all'improvviso, che ha scatenato furenti polemiche a livello politico.
Le scuse di Elisa Anzaldo
La diretta interessata si è scusata in una nota. «Mi rendo conto che una battuta venuta male, nella rassegna delle 7 del mattino, sta dando spazio a interpretazioni distorte del mio pensiero» - ha spiegato Elisa Anzaldo - «Nella conversazione con Alessandro Barbano ho chiosato sulla metafora calcistica ma il risultato finale è stato diverso da quello che avrei voluto. Nelle mie intenzioni parlavo ancora di calcio. Poiché il tono è stato avvertito come improprio, me ne scuso».
Elisa Anzaldo, le Lega chiede la sospensione
Le scuse di Elisa Anzaldo non sono bastate a placare la polemica. Ancora più di Fratelli d'Italia, è la Lega ad essere furiosa per l'uscita della giornalista e conduttrice del Tg1, chiedendone la sospensione. «È inaccettabile che un volto di primo livello quale Anzaldo, che è conduttrice del Tg1 delle 20 ovvero il principale e più seguito telegiornale dell’azienda su scala nazionale, si permetta di deridere un leader politico senza contraddittorio e durante un appuntamento informativo come la rassegna del mattino. Un comportamento inammissibile in sfregio a tutti i principi della par condicio, che viola qualsiasi codice deontologico e di correttezza a cui sono tenuti i giornalisti» - chiedono i parlamentari leghisti in commissione Vigilanza Rai - «Stiamo predisponendo una segnalazione all’Agcom perché non è in alcun modo tollerabile che ci siano giornalisti che fanno politica sempre nella stessa direzione, invece di svolgere la propria professione in maniera limpida. L’informazione da parte del servizio pubblico deve sempre garantire imparzialità ed equilibrio, a maggior ragione in questo momento di campagna elettorale, e Anzaldo si è rivelata non in grado di rispettare questi principi fondamentali».
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