Morto George Mendonsa, il marinaio che baciava l'infermiera nella foto più famosa del Novecento
Lo interrompe divertito Liguori: «Ora dopo questa notizia, verranno interi pullman da lei...». Replica l'ex premier: «Purtroppo ora il viagra non c'è più, dobbiamo aspettare, va ordinato...». Nel raccontare la sua 'storiella' Berlusconi si confonde e scambia la parola naturalisti con naturisti: «A Villa La Certosa ci sono tantissime piante. Piante di frutta, piante di medicinali, ibiscus, orchidee, che sono unici al mondo... E ho continue visite di naturisti provenienti da tutto il mondo, che rimangono veramente esterrefatti per quello che vedono in Sardegna...».
SU SALVINI E DI MAIO Dopo il nuovo affondo ai grillini («questi signori porteranno il Paese al baratro...»), e il suggerimento a Matteo Salvini di rompere con Luigi Di Maio («la consultazione on line sul caso Diciotti è un ricatto anche alla Lega, Matteo attento a chi ti sei messo in casa...»), il Cav si concede una serie di battute con protagonisti soprattutto i sardi, in vista delle regionali di domenica e scherza anche sul suo stato di salute per una tosse che lo tormenta nella prima parte dell'intervista: «Chiedo scusa per la tosse, stamane avevo qualche linea di febbre, ma la democrazia e la libertà vincono sulla febbre...».
SUI SARDI L'ex premier elogia Solinas («L'ho conosciuto di persona, è uno perbene e concreto, di lui ci si può fidare») e ne approfitta per raccontare un episodio: «L'ultima volta che ci siamo visti al tavolo di lavoro Solinas mi ha detto: 'Ho visto che ha garantito al neo governatore Marsilio, di andare in Abruzzo una volta al mese per i primi sei mesi e poi ancora. Perchè non lo garantisce anche a noi?'. Io gli ho risposto: 'Guarda, mi viene facilissimo, perchè io in Sardegna ho casa, amo moltissimo questa terra, quindi, non verrò un giorno al mese, ma tutti i giorni che tu riterrai utili per realizzare il programma scritto insieme per i sardi». E ancora: «Mentre pensavo a degli slogan, avevo scritto 'sardi e sanì, poi mi è venuto 'sardi e sordi' se accettano le cose che dicono gli altri e non noi. E allora ho anche messo 'sardi, ma non sordi, nè ciechi'... Da qui l'appello: andate a votare e votate Fi». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it