Via libera all'air gun per la ricerca di idrocarburi nel Mar Adriatico. Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi presentati dalle Regioni Abruzzo e Puglia confermando dunque il parere di compatibilità ambientale espresso dal Ministero dell'Ambiente. Le trivelle potranno così ricominciare ad operare in un tratto di mare che va da Rimini a Termoli e da Rodi Garganico a Santa Cesarea Terme. Il metodo dell'air gun utilizza la pressione dell'aria per creare piccoli sommovimenti nel sottosuolo marino e captare segnali per capire se ci sia gas o petrolio.
Secondo le regioni ricorrenti questo può causare danni al delicato ecosistema marino. In effetti il ministero ha dato il consenso per le ricerche in Adriatico e nello Ionio, ma lo ha negato nel canale di Sicilia e in Sardegna proprio per l'impatto che le trivellazioni potrebbero avere su cetacei e altri organismi marini.
riproduzione riservata ®
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Leggo.it