Lo ha deciso il gip Tiziana Gueli che ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dal pm Rosaria Stagnaro, titolare dell'inchiesta condotta dalla Squadra mobile milanese. In questi giorni l'arrestato avrà la possibilità di chiedere il rito abbreviato. Prove pesanti contro l'uomo, sbarcato a Lampedusa a maggio e senza permesso di soggiorno. Tra gli elementi la «granitica» prova del Dna e il riconoscimento da parte della vittima.
Gli investigatori della Squadra mobile, diretti da Marco Calì, erano arrivati ad individuare l'uomo dopo un lungo lavoro di verifica sulle immagini e sulle celle telefoniche. Era stato fermato il 27 agosto in un appartamento in via Tartini, zona Dergano.
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