Prima di leggere la sentenza il presidente della Corte d'Assise Roberto Evangelisti aveva raccomandato silenzio. Ma quando ha pronunciato la parola «ergastolo» si sono levate le grida di giubilo e gli applausi dei parenti della giovane.
«Avevamo chiesto l'ergastolo ed ergastolo è stato» ha commentato la sentenza il procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio. «Giustizia è fatta - ha detto la madre di Pamela, Alessandra Verni, appena uscita dall'aula - intanto fuori uno, ora tocca agli altri». La Verni infatti è convinta che Osenghale non abbia fatto tutto da solo. Gli avvocati del nigeriano, Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, hanno annunciato il ricorso contro la sentenza. «In appello faremo valere le nostre motivazioni».
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