Uccisa e fatta a pezzi: ergastolo al nigeriano
Prima di leggere la sentenza il presidente della Corte d'Assise Roberto Evangelisti aveva raccomandato silenzio. Ma quando ha pronunciato la parola «ergastolo» si sono levate le grida di giubilo e gli applausi dei parenti della giovane.
«Avevamo chiesto l'ergastolo ed ergastolo è stato» ha commentato la sentenza il procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio. «Giustizia è fatta - ha detto la madre di Pamela, Alessandra Verni, appena uscita dall'aula - intanto fuori uno, ora tocca agli altri». La Verni infatti è convinta che Osenghale non abbia fatto tutto da solo. Gli avvocati del nigeriano, Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, hanno annunciato il ricorso contro la sentenza. «In appello faremo valere le nostre motivazioni».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Maggio 2019, 05:01
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