La scrittura tenera e graffiante di Mattia Torre trova una giusta casa nella regia di Giuseppe Bonito e nell'amore con cui i suoi amici hanno dato vita a Figli, manifesto generazionale dei quarantenni che, alla seconda genitura, sentono l'acqua alla gola. Tra disperazione e risate, la penna di Torre coglie paure ed eroismi dei genitori di oggi e inquadra un'Italia che non li aiuta nemmeno un po'. Forse un po' troppo rapsodico, ma sicuramente fedele allo sguardo di un artista brillante che già rimpiangiamo. (M. Gre.)
FIGLI
di Giuseppe Bonito
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