Torre firma il manifesto dei 40enni

Stefano Fresi in versione papà di due figli urla: «L'ho detto a tutti di fermarsi al primo!». Valerio Mastandrea, il babbo protagonista della storia, rivendica: «Ho fatto la lavastoviglie, mi hanno visto tutti!, mentre sua moglie Paola Cortellesi lo rimprovera di sentirsi supereroe per il lavoro familiare di un giorno quando lei se ne fa carico 7 giorni su 7 e la mamma di lei, rifiutandosi di fare gli extra da nonna, la ammonisce: «Stai attenta, siamo noi anziani a governare, Sanremo è fatto per noi!».
La scrittura tenera e graffiante di Mattia Torre trova una giusta casa nella regia di Giuseppe Bonito e nell'amore con cui i suoi amici hanno dato vita a Figli, manifesto generazionale dei quarantenni che, alla seconda genitura, sentono l'acqua alla gola. Tra disperazione e risate, la penna di Torre coglie paure ed eroismi dei genitori di oggi e inquadra un'Italia che non li aiuta nemmeno un po'. Forse un po' troppo rapsodico, ma sicuramente fedele allo sguardo di un artista brillante che già rimpiangiamo. (M. Gre.)
FIGLI
di Giuseppe Bonito


Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Gennaio 2020, 05:01
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