Timothy Ormezzano In un calcio che brucia tutto troppo velocemente non stupisce

Timothy Ormezzano In un calcio che brucia tutto troppo velocemente non stupisce
Timothy Ormezzano

In un calcio che brucia tutto troppo velocemente non stupisce l'hashtag #PirloOut ad accompagnare sui social le critiche di tanti tifosi juventini. Dopo il deludente pareggio di Benevento, il tecnico è sotto accusa. Non convince la gestione di Ronaldo, il suo turno di riposo concordato in una squadra sempre più CR7-dipendente: la Juve, scivolata a -6 dal Milan, senza di lui ha battuto solo la Dynamo Kiev e pareggiato contro Crotone, Verona e Benevento. «Le partite come quella di sabato dovremmo vincerle anche senza Cristiano», dice giustamente Pirlo. Che poi però punta il dito contro il supporting cast: «Questa Juve ha molti giovani e pochi giocatori di personalità. Bisogna rapidamente cambiare rotta e mentalità». Parole forti, anche se i conti non tornano, visto che la formazione schierata al Vigorito aveva 26,7 anni di età media e contava ben dieci nazionali. Il problema di Pirlo è (anche) nella difficoltà a gestire e leggere le partite, la specialità del suo predecessore Allegri. Dopo diversi esperimenti, il mister bresciano si è rifugiato in uno scolastico 4-4-2. Il format più giusto, specialmente se a gennaio arriverà un centravanti di scorta. Uno come Giroud, separato in casa Chelsea. Chi potrebbe fare il percorso inverso, dalla Serie A alla Premier, è invece Khedira, che flirta con Everton e Tottenham. Vorrei ovviamente giocare - ha detto il tedesco, intervistato da ZDF -, ma la colpa non è di Pirlo.
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