Il trend della curva epidemica nel Lazio si conferma in calo scendendo per la prima volta sotto il 6%. Una discesa costante partita il 10 marzo, giorno dell'entrata in vigore del primo decreto restrittivo del governo. I nuovi casi di positività sono 169, con il totale che raggiunge quota 3.264, di cui 2.758 attualmente malati, su 35mila tamponi effettuati. I ricoverati in terapia intensiva sono 177, quattro in più rispetto a martedì. Sono invece 46 i guariti in regione per un totale di 337. Sette i morti in ventiquattro ore: quattro (tre uomini e una donna) tra Roma e provincia, una donna a Frosinone, un uomo a Viterbo e una donna a Rieti. Tutte le vittime, di età compresa tra i 64 e gli 83 anni, presentavano patologie pregresse. Il totale delle persone che hanno perso la vita è di 169.
MISURE OK «Le misure nel Lazio e nella sua Capitale stanno funzionando, il sistema tiene, ma non dobbiamo mollare adesso». Il presidente della regione, guarito dal coronavirus, è tornato a parlare ieri in conferenza stampa rinnovando l'appello ai cittadini a non mollare la presa. «Mi appello a cittadine e cittadini di continuare a rispettare le misure restrittive - ha dichiarato - So che l'isolamento è una grande fatica ma non abbiamo alternative, dobbiamo andare avanti così con la certezza che ce la faremo».
SPALLANZANI Scende il numero di nuovi ricoverati e sale il numero dei dimessi. All'Istituto per le malattie infettive Spallanzani i dati continuano a migliorare. I pazienti positivi sono in totale 202 e 24 di loro necessitano di supporto respiratorio. I guariti che hanno lasciato la struttura sono ben 170. Nel frattempo è iniziato, d'intesa con la direzione dell'Asl di Rieti e con il sindaco di Contigliano, il programma di approfondimento epidemiologico e diagnostico su un campione della popolazione, sede di un focolaio di Covid-19.
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