Non subito né tutto d'un colpo, perché le prossime settimane sono fondamentali per non vanificare gli sforzi finora fatti. Con questo approccio, il premier Giuseppe Conte valuterà come e quando «riaprire» il Paese. Dopo aver ascoltato il parere del comitato tecnico scientifico, probabilmente prorogherà per altre due settimane le misure anti contagio che scadono il 3 aprile. Un blocco ancora pressoché totale fino a dopo Pasqua, con un'attenzione particolare anche ai ponti del 25 aprile e del Primo maggio, perché la voglia di pic nic o gite al mare non mandi all'aria settimane di sacrifici. E poi?
Il ministro degli Affari Regionali, Boccia (entrato in dura polemica con le Regioni del Nord a guida leghista sulla questione del materiale sanitario) anticipa: «Apertura graduale delle attività, potremmo anche considerare età anagrafiche per la libertà ai cittadini». (S.Pie.)
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