Un episodio che si sta trasformando in un boomerang per gli irriducibili della lotta armata repubblicana, costretti ora ad ammettere la propria responsabilità, a chiedere «scusa» per una morte non voluta e a cercare di scaricarne la colpa sulla «provocazione» degli agenti: additati alla vecchia maniera come «il nemico» e come le odiate «forze della corona» britannica. La rivendicazione, che in effetti ha i toni di un tentativo di auto-giustificazione, è stata recapitata con tanto di codice identificativo di riconoscimento a The Irish News. Ed è giunta poco prima che gli investigatori annunciassero l'arresto di una donna di 57 anni.
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