La ragazza tra maggio e giugno del 2017, con un complice di origini russe allora di 16 anni, avrebbe contattato la vittima come «curatorlady», imponendole i gesti da compiere. «Se sei pronta a diventare una balena - recita uno dei messaggi inviati all'adolescente siciliana - inciditi yes sulla gamba, se non lo sei tagliati molte volte per autopunirti». La presunta «curatrice» le avrebbe detto di sapere da dove si connetteva e quindi di poterla raggiungere e ucciderla qualora avesse interrotto la partecipazione alla sfida. La ragazzina è stata salvata dalla polizia. A condannare la curatrice è stata ieri il giudice monocratico Angela Martone.
Leggi l'articolo completo su
Leggo.it