La sua passione per le stelle si è unita, 4 anni fa, alla curiosità per la storia dei Maya dopo l'uscita alla scoperta della profezia sulla fine del Mondo. A soli 11 anni ha iniziato a studiare, a cercare informazioni e indizi, fino a formulare questa ipotesi circa l'esistenza di questa città poi confermata dall'Agenzia Spaziale canadese. Con gli anni ha compreso la relazione tra i Maya e le stelle, scoprendo come la costruzione delle loro città riproduceva la forma delle costellazioni.
Così ha pensato bene di unire queste sue conoscenze alle mappe di Google Earth, sovrapponendo ad esse le costellazioni. Il risultato è stato sbalorditivo. "Non riuscivo a capire perché questa civiltà avesse scelto di costruire i propri centri abitati lontano dai fiumi - dice William - su terreni poco fertili e tra le montagne. Pensai che doveva esserci un'altra ragione. Del resto i Maya veneravano le stelle". "Le stelle erano 118, mentre le città 117", ha pensato. Secondo i suoi calcoli all'appello mancava una città e allora si è spinto oltre i suoi limiti arrivando a scovare l'anello mancante. E così ci è riuscito. Leggi l'articolo completo su
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