La sentenza pubblicata e resa nota alcuni mesi fa costituisce una grande novità perché riguarda un dipendente maschio. Nella decisione, il giudice scrive che la previsione contenuta nella norma del 1963 «sembrerebbe applicabile esclusivamente alle lavoratrici, nulla disponendo in ordine ai lavoratori. Il tribunale ritiene che si tratti di un silenzio normativo integrante una lacuna della disciplina, da colmare per via interpretativa». Da qui, l'indicazione non solo dell'entrata in vigore successivamente alla legge del codice delle pari opportunità, ma anche di altre norme che impongono di fatto di non operare distinzioni tra lavoratori e lavoratrici e quindi di una applicazione del «periodo protettoœ anche allo sposo. Leggi l'articolo completo su
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