TRIESTE - Era in
trasferta a Chianciano dove accompagnava, assieme a due colleghi
istruttori, la rappresentativa triestina che avrebbe dovuto partecipare alla gara nazionale Propaganda in programma nella piscina della città toscana. Nessuno poteva immaginare che
Stefano Zollia ieri mattina non si sarebbe svegliato: è stato fulminato da
un malore nel sonno, mentre stava dormendo nella stanza dell'albergo dove alloggiava. Triestino,
42 anni da poco compiuti, era
istruttore di nuoto alla piscina Bruno Bianchi di Trieste. E' stato il collega ad accorgersi che Stefano non dava segnali di vita, al suono della sveglia lo ha chiamato più volte dicendogli di alzarsi ma dal giovane nessuna risposta. Era morto, a fulminarlo è stato
un aneurisma all'aorta. I dirigenti della squadra triestina hanno deciso di interrompere la partecipazione alla manifestazione sportiva. Sul posto è giunto il 118 che ha tentato di rianimare l'istruttore ma senza successo. La salma di Stefano si trova all'obitorio del
cimitero di Chianciano ma verrà trasferita a breve nella sua città natale dove lo attendono i genitori e la sorella.
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