Il 21 settembre, intorno alle 10.30, una 70enne si era lanciata sui binari nei pressi della stazione di Kosaka Kawachi: l'incidente ha provocato un ritardo di 20 minuti sulla tratta e, una volta giunto alla stazione di Hanazono Higashi, la rabbia dei passeggeri si è scagliata contro il macchinista. Vistosi circondato da quelle persone inferocite, l'uomo ha deciso di farla finita: si è tolto il cappello e la giacca e, dopo aver annunciato di volersi uccidere, si è prima gettato sui binari e, subito dopo, si è lanciato nel vuoto dalla sopraelevata della stazione. I testimoni, sotto choc, hanno immediatamente chiamato l'ambulanza: quando i paramedici sono arrivati, l'uomo era ancora cosciente. E' stato trasportato d'urgenza in ospedale, dove i medici gli hanno riscontrato fratture all'addome e alle gambe: la sua situazione sarebbe grave, ma non rischia di morire.
La società Kintetsu Railway si è scusata con i passeggeri per l'incidente e per il «comportamento inappropriato del proprio dipendente».
Adesso gli investigatori dovranno indagare sul caso: non è chiaro se il macchinista avesse qualche problema mentale o fosse impaurito per l'aggressione dei passeggeri. Come riporta RocketNews24, gli episodi di abusi verbali e fisici nei confronti del personale delle ferrovie sono così frequenti che, in alcune stazioni, sono stati appesi volantini in cui si raccomanda di non aggredire i lavoratori. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it