Treno ritarda per un suicidio: i passeggeri aggrediscono il macchinista e lui tenta di uccidersi

Treno ritarda per un suicidio: i passeggeri aggrediscono il macchinista e lui tenta di uccidersi

di Federica Macagnone
«Non ne posso più. Lasciatemi morire»: con queste parole si è congedato da quel capannello di persone che si erano scagliate contro di lui ritenendolo responsabile del ritardo del treno che in realtà era stato causato da un suicidio. Un'aggressione verbale feroce, insulti pesanti che lo hanno portato a pensare che l'unica via d'uscita fosse quella di uccidersi. È successo a Higashiōsaka, in Giappone, dove un macchinista 26enne ha tentato di togliersi la vita dopo essere stato accerchiato da un gruppo di passeggeri inferociti.

Il 21 settembre, intorno alle 10.30, una 70enne si era lanciata sui binari nei pressi della stazione di Kosaka Kawachi: l'incidente ha provocato un ritardo di 20 minuti sulla tratta e, una volta giunto alla stazione di Hanazono Higashi, la rabbia dei passeggeri si è scagliata contro il macchinista. Vistosi circondato da quelle persone inferocite, l'uomo ha deciso di farla finita: si è tolto il cappello e la giacca e, dopo aver annunciato di volersi uccidere, si è prima gettato sui binari e, subito dopo, si è lanciato nel vuoto dalla sopraelevata della stazione. I testimoni, sotto choc, hanno immediatamente chiamato l'ambulanza: quando i paramedici sono arrivati, l'uomo era ancora cosciente. E' stato trasportato d'urgenza in ospedale, dove i medici gli hanno riscontrato fratture all'addome e alle gambe: la sua situazione sarebbe grave, ma non rischia di morire.
 
 

La società Kintetsu Railway si è scusata con i passeggeri per l'incidente e per il «comportamento inappropriato del proprio dipendente».
Adesso gli investigatori dovranno indagare sul caso: non è chiaro se il macchinista avesse qualche problema mentale o fosse impaurito per l'aggressione dei passeggeri. Come riporta RocketNews24, gli episodi di abusi verbali e fisici nei confronti del personale delle ferrovie sono così frequenti che, in alcune stazioni, sono stati appesi volantini in cui si raccomanda di non aggredire i lavoratori.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Settembre 2016, 20:54
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