La mattina presto, sono i topi e soprattutto gabbiani, sempre più numerosi, a prendere possesso dei vicoli deserti. Scorazzano tra le buste e beccando le aprono, si nutrono e lasciano così che il contenuto dei sacchetti si riversi sui sampietrini. Quando il sole si alza, nessuno pulisce.
Ecco quello che è diventato, da qualche settimana a questa parte, un quartiere già devastato dai rumori della movida e dai vandali.
Il degrado, senza precedenti, è coinciso con il cambiamento del metodo di raccolta della differenziata. Fino a un mese e mezzo fa, c’era infatti quella porta a porta.
Quasi nessuno rispettava giorni e orari di abbandono dell’immondizia ma i mezzi dell’Ama passavano spesso tra i vicoli e raccoglievano il pattume anche extra-orario.
Così, a parte la mattina presto, il rione aveva un aspetto decoroso. Adesso tutto è cambiato, ma senza un’adeguata informazione e soprattutto senza che nessuno controlli e faccia multe a chi non rispetta le regole.
Il Comune infatti ha predisposto punti di raccolta, con piccoli cassonetti piazzati in giro per il quartiere. Sono contenitori inadeguati rispetto all’utenza, soprattutto per via della presenza dei ristoranti. E soprattutto in tanti non ne conoscono l’esistenza, perché l’informazione è avvenuta attraverso la distribuzione di depliant porta a porta.
Chi non era a casa quando sono passati a bussare quelli dell’Ama non ne ha saputo nulla. Il punto cruciale però è che i mezzi dell’Ama adesso raccolgono solo quanto contenuto nei cassonetti. Quello che è in strada, dicono, non è di loro competenza.
Qualche operatore ecologico si lascia andare e dice che ci si ata organizzando, che c'è carenza di personale e che ci sono le ferie. Intanto nessuno controlla. Mentre si susseguono i reclami e le segnalazioni, vani, ai carabinieri e poliziotti di quartiere Leggi l'articolo completo su
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