Quindi la sfida, dicendosi pronto «al 100%» a dare la sua versione dei fatti sotto giuramento, smentendo di aver mai chiesto fedeltà a Comey e di aver auspicato che lasciasse cadere l'indagine sull'ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn nel Russiagate. Quanto all'esistenza di registrazioni dei loro colloqui, ha annunciato sibillino che farà sapere «qualcosa nel prossimo futuro».
Ma la «nube» del Russia-gate ora si fa più cupa e sembra destinata ad accompagnarlo a lungo, trascinando davanti alla commissione intelligence del Senato anche un membro di famiglia, il genero-consigliere Jared Kushner, e facendo piovere nuovi sospetti sul ministro della Giustizia Jeff Sessions, per un terzo contatto non dichiarato con l'ambasciatore russo in Usa Serghiei Kisliak. Per Kushner non è ancora stata fissata una data ma si parla di fine giugno o inizio luglio. Il marito di Ivanka dovrà fornire chiarimenti su un incontro in dicembre alla Trump Tower in cui, come membro del transition team, avrebbe discusso con Kisliak la creazione di un canale segreto diretto con il Cremlino. C'è poi un secondo incontro sospetto di Kushner in dicembre: con Serghiei Gorkov, uomo di Putin laureatosi all' Accademia dei servizi segreti e presidente della Veb, la banca statale russa sotto sanzioni Usa usata dal Cremlino per i suoi progetti politico-economici.
Un faccia a faccia su cui ieri Comey non ha voluto rispondere pubblicamente. L'indiscrezione di un terzo contatto di Sessions con Kisliak è stata invece confermata a porte chiuse dallo stesso capo dell'Fbi e potrebbe inguaiare Sessions dopo che era stato costretto ad astenersi dalle indagini sul Russia-gate per aver nascosto i primi due. Come linea di difesa Trump sceglie di valorizzare solo un punto della deposizione di Comey, ossia la ripetuta conferma che non era indagato nel Russiagate, e di demolire tutto il resto come menzogna, restituendogli l'accusa di essere un bugiardo. Con l'aggravante di essere pure una 'gola profondà, dopo che lo stesso Comey ha ammesso di aver organizzato la fuga di notizie delle sue conversazioni col presidente, nella speranza che fosse nominato un procuratore speciale.
Un tema, questo, che Trump pare voler cavalcare per minare la credibilità dell'ex direttore del Bureau: il suo avvocato personale, Marc Kasowitz, intende denunciare Comey al Dipartimento di giustizia e alla commissione giustizia del Senato per aver diffuso tramite un amico il memo del colloquio col presidente.
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