Lo ha rivelato lo stesso Salvatore Romeo, l'uomo accusato di abuso d'ufficio in concorso con la sindaca Virginia Raggi nell'ambito dell'inchiesta sulla sua nomina a capo segreteria di quest'ultima, al termine dell'incontro tenuto con il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto procuratore Francesco Dall'Olio. Intercettato dai cronisti mentre lasciava la Procura, Romeo ha raccontato che: «Sul mio conto gli inquirenti hanno fatto indagini patrimoniali molto complesse per le quali nei prossimi giorni i miei avvocati presenteranno una memoria».
«Penso di aver chiarito tutto - ha proseguito l'uomo, puntualizzando che l'incontro - si è svolto in un clima sereno e collaborativo, anche se ho avuto giornate migliori». Polizze che, assicura l'avvocato Riccardo Luponio, difensore del dipendente comunale, «il dottor Romeo stipulava da almeno 20 anni come forma di investimento a basso rischio e basso rendimento». Assicurazioni di cui i beneficiari, precisa ancora il legale, «erano all'oscuro». Ma la Procura vuole andare a fondo e scandagliare ogni minimo documento o atto sottoscritto dal fidatissimo della Raggi.
Nell'interrogatorio non sono mancate domande sulla nomina di Romeo a capo segreteria della sindaca. Un punto delicato su cui l'avvocato Luponio ha puntualizzato: «Romeo non è entrato nell'iter formativo della delibera sulla sua nomina. Non era affar suo, del resto non è tanto esperto di procedure amministrative o di diritto come si potrebbe pensare. È un tecnico, un economista, è stato scelto come capo segreteria per le sue competenze, inserito nello staff della sindaca per un rapporto di stima e di fiducia». Intanto Marra ha fatto ricorso per ottenere la scarcerazione: potrebbe essere un passo per spingerlo ad eventuali altre rivelazioni. Leggi l'articolo completo su
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