Non una stradina di quartiere, quindi, ma proprio via Ardeatina. Con tutto ciò che ne consegue. Dal traffico locale che è andato letteralmente in tilt fino all'esasperazione dei residenti che, su quella strada, hanno visto rallentamenti e blocchi continui. Prima per i lavori di rifacimento del manto stradale e poi per le nuove buche che puntualmente, alla prima pioggia, ritornavano alla ribalta. Senza contare gli allagamenti che, al primo acquazzone, la tengono sott'acqua. Ma questa volta non si è trattato della solita voragine o di un nubifragio.
A chiudere al traffico per tre giorni la via Ardeatina è stato un albero pericolante. Di quelli che a Roma vengono giù come niente. Quindi, ovviamente, era importante metterlo in sicurezza. Ma per farlo, forse, i tempi si sono allungati un po' troppo. L'allarme è stato lanciato venerdì e la strada è rimasta chiusa fino a ieri. Come mai? A bloccare tutto è stato il Ponte di festa. Sabato 1 novembre e domenica 2. In un giorno qualunque, infrasettimanale, il pronto intervento sarebbe arrivato di lì a poche ore. Ma venerdì non è andata così. Nessuno che potesse intervenire prima di ieri e, quindi, nessuno che per tre giorni è potuto passare per via Ardeatina.
L'intervento di messa in sicurezza e di abbattimento dell'albero, infatti, è stato effettuato solo ieri. In barba alle necessità dei residenti e di tutti coloro che, in questi tre giorni, non hanno potuto utilizzare la via Ardeatina. Compreso il trasporto pubblico che, per l'occasione, è stato deviato. Solo ieri nella tarda mattinata il bus 218, tra i più affollati, è potuto rientrare nel suo percorso abituale. E i romani ringraziano. Leggi l'articolo completo su
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