«Sono nata della specie sbagliata, ma i miei comportamenti sono da felino, non da essere umano. L'ho capito quando avevo 16 anni, dopo aver consultato tantissimi psichiatri per i miei comportamenti anomali» - spiega Nano, che sopperisce all'aspetto fisico da donna con orecchie e coda da gatto finte - «Odio l'acqua e ho un udito e una vista molto più sensibili delle altre persone: posso udire rumori impercettebili per tutti e riesco a vedere bene le ombre degli oggetti in movimento al buio. Ho anche provato a catturare un topo, ma non ci sono mai riuscita».
Nano ha anche dei comportamenti decisamente da felino: dice di saper miagolare e fare le fusa e quando incontra un cane per strada ha una specie di reazione istintiva che la porta a irrigidirsi e a soffiare. Tutto qui? Magari. Il suo migliore amico, Svein, soffre di personalità multiple e tra queste c'è anche quella di un gatto. Ed è così che i due sostengono di poter comunicare tra loro nel linguaggio felino e di poter comprendersi miagolando. Leggi l'articolo completo su
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