Ora è il turno di Jerome Boateng: contro il difensore del Bayern Monaco, nato a Berlino da una mamma tedesca e da un papà del Ghana, si è schierato il numero due dell'Afd, partito di estrema destra. Alexander Gauland infatti ha parlato così di Boateng alla Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung: «La gente lo considera un buon giocatore, ma non lo vorrebbe come vicino di casa».
L'eco prodotta dalle parole di Gauland hanno costretto la leader del partito, Fraule Petry, a chiedere scusa. Il ministro della giustizia Heiko Mass ha bollato come «inaccettabili» tali dichiarazioni e il presidente della Federazione calcio tedesca Reinhard Grindel ha parlato di Boateng come «di un giocatore eccezionale e una persona meravigliosa», sottolineando il cattivo gusto di usare la nazionale a scopi politici. Leggi l'articolo completo su
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