Sarà un vaticinio su questioni cruciali. Innanzitutto l'emergenza profughi, tema numero uno in Germania. Il futuro della Merkel al decimo anno del suo cancellierato. Ma anche il futuro del vicecancelliere e leader Spd, Sigmar Gabriel, sul cui capo pende la decisione se sara' lui, o meno, lo sfidante socialdemocratico alla cancelleria fra un anno. Per la Spd è in gioco anche il predicato di Volkspartei (partito popolare), che rischia di perdere se scenderà molto sotto l'attuale 25%.
Il voto, stando ai sondaggi, segnerà un trionfo dell'estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), consegnandogli l'investitura per l'ingresso al Bundestag. L'AfD, fra il 9% e 11% a ovest, è indicata fino al 20% in Sassonia-Anhalt. È certo comunque che entrerà nei tre parlamenti regionali (già lo è in 5 deI 16 Länder e passerebbe ora a otto) con molte chance di sconvolgere l'assetto di quello federale che passerebbe da 5 a 6 partiti.
Entrando al Bundestag l'AfD segnerebbe una cesura col passato: sarebbe la prima volta da decenni che vi verrebbe rappresentato un partito a destra della Cdu-Csu. Il voto costituisce peraltro, per la prima volta, una contesa ”rosa”. Ad eccezione del governatore Verde del Baden-Württemberg, Winfried Kretschmann, la sfida e' tutta al femminile: la Merkel a Berlino, la governatrice della Renania-Palatinato, Malu Dreyer (Spd), alla guida ora di un governo con i Verdi, la sua sfidante Cdu, molto vicina alla cancelliera e sua possibile erede, Julia Klöckner, e, su tutte, l'ombra minacciosa di Frauke Petry, la leader AfD in procinto di sbaragliare alle urne. In teoria, in caso di debacle Spd o Cdu, la logica conseguenza sarebbero le dimissioni di Gabriel o della Merkel. Ma così non sarà: per il peggior scenario gli spin doctor hanno già pronto l'alibi per scaricare la colpa sul partito regionale.
I PROFILI REGIONALI
Nel Baden-Württemberg, Land ricco, cattolico con 7,7 milioni di elettori, è in gioco la partita più importante. Tradizionalmente Cdu, dal 2011, sulla scia del disastro nucleare di Fukushima, è governato, in coalizione con la Spd, da un Verde, Kretschmann, il solo governatore verde in Germania. La Cdu prese nel 2011 il 39%. Adesso nei sondaggi, con lo scialbo leader Guido Wolf, e' scesa sotto i Verdi (29% contro 32%). La Spd però è crollata al 14% (da 23,1%) per cui si pone la questione degli alleati: non si esclude a Stoccarda una coalizione verde-nero con la Cdu.
Nella Renania-Palatinato (3,1 milioni di elettori) la Spd, con Manu Dreyer, guida una coalizione con i Verdi che pero' non avrebbe i numeri per un bis. Fino a poco fa sembrava che la sfidante Klöckner riuscisse nel sorpasso ma ora i sondaggi danno una rimonta della Dreyer (36% contro 35%).
In Sassonia-Anhalt (1,9 milioni) la coalizione nero-rossa guidata da Reiner Haselof (Cdu) dovrebbe essere riconfermata: la Cdu e' stabile al 32% e la Spd fiacca al 14% (21,5% nel 2011). Seconda forza a Magdeburgo è la sinistra Die Linke (data al 21%). Resta l'incognita AfD accreditata al 18%-21%: sarebbe uno smacco per la Spd finire quarta dietro l'estrema destra.
In Baden-Württemberg si profila un trionfo dei Verdi, una debacle della Cdu, scalzata dal primo posto dai Verdi, e una umiliazione della Spd che scenderebbe sotto il suo peggior risultato nel 2011.
Entrando al Bundestag l'AfD segnerebbe una cesura col passato: sarebbe la prima volta da decenni che vi verrebbe rappresentato un partito a destra della Cdu-Csu. Il voto costituisce peraltro, per la prima volta, una contesa ”rosa”. Ad eccezione del governatore Verde del Baden-Württemberg, Winfried Kretschmann, la sfida e' tutta al femminile: la Merkel a Berlino, la governatrice della Renania-Palatinato, Malu Dreyer (Spd), alla guida ora di un governo con i Verdi, la sua sfidante Cdu, molto vicina alla cancelliera e sua possibile erede, Julia Klöckner, e, su tutte, l'ombra minacciosa di Frauke Petry, la leader AfD in procinto di sbaragliare alle urne. In teoria, in caso di debacle Spd o Cdu, la logica conseguenza sarebbero le dimissioni di Gabriel o della Merkel. Ma così non sarà: per il peggior scenario gli spin doctor hanno già pronto l'alibi per scaricare la colpa sul partito regionale.
I PROFILI REGIONALI
Nel Baden-Württemberg, Land ricco, cattolico con 7,7 milioni di elettori, è in gioco la partita più importante. Tradizionalmente Cdu, dal 2011, sulla scia del disastro nucleare di Fukushima, è governato, in coalizione con la Spd, da un Verde, Kretschmann, il solo governatore verde in Germania. La Cdu prese nel 2011 il 39%. Adesso nei sondaggi, con lo scialbo leader Guido Wolf, e' scesa sotto i Verdi (29% contro 32%). La Spd però è crollata al 14% (da 23,1%) per cui si pone la questione degli alleati: non si esclude a Stoccarda una coalizione verde-nero con la Cdu.
Nella Renania-Palatinato (3,1 milioni di elettori) la Spd, con Manu Dreyer, guida una coalizione con i Verdi che pero' non avrebbe i numeri per un bis. Fino a poco fa sembrava che la sfidante Klöckner riuscisse nel sorpasso ma ora i sondaggi danno una rimonta della Dreyer (36% contro 35%).
In Sassonia-Anhalt (1,9 milioni) la coalizione nero-rossa guidata da Reiner Haselof (Cdu) dovrebbe essere riconfermata: la Cdu e' stabile al 32% e la Spd fiacca al 14% (21,5% nel 2011). Seconda forza a Magdeburgo è la sinistra Die Linke (data al 21%). Resta l'incognita AfD accreditata al 18%-21%: sarebbe uno smacco per la Spd finire quarta dietro l'estrema destra.
In Baden-Württemberg si profila un trionfo dei Verdi, una debacle della Cdu, scalzata dal primo posto dai Verdi, e una umiliazione della Spd che scenderebbe sotto il suo peggior risultato nel 2011. Leggi l'articolo completo su
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